Ecco una ricetta sperimentata durante il periodo di lockdown, quando andare a comprare il pesce fresco era più complicato e l’ unico modo per mangiarlo era acquistare quello surgelato al supermercato nella super spesa settimanale.
Questo è un piatto furbo, un modo per far mangiare il pesce proprio a tutti, anche a chi non lo ama in maniera particolare. Le polpettine hanno il cuore tenero e la panatura croccante, hanno conquistato anche i miei bambini che, ahimè, non mangiano il pesce molto volentieri.
La preparazione è banale:
frulla i filetti di nasello scongelati con del prezzemolo fresco, crea delle palline da panare nella farina di mais a grana grossa, quella per polenta per intenderci, sistema le polpette su una teglia rivestita da carta forno, condisci con un filo d’ olio e cuoci in forno caldo fino a doratura. Sala prima di servire.
Fai delle polpettine piccine se vuoi aumentare la probabilità che le mangi anche il tuo bambino, il finger food lo divertirà a sperimentare con le mani.
E’ un piatto adatto a tutti coloro che per patologia seguono con me un protocollo anti-infiammatorio che esclude il glutine (lipedema, sclerosi multipla, fibromialgia, tiroidite autoimmune, etc.)
Per i pazienti in regime chetogenico la polpetta può essere panata nella farina di mandorle o nei semi di sesamo e accompagnata da delle chips di sedano rapa tagliato a bastoncini e cotto in forno insieme alle polpettine. Completa il piatto con una salsa a base di avocado, sale e limone.
Puoi arricchire la panatura con erbe secche e spezie aromatiche tipo origano, basilico secco, curry e/o curcuma per renderle ancora più “smart”.
Buone, versatile e pronte in due minuti.
Da provare!
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