Il cibo è nutrimento ma è anche tanto altro.
Spesso mangiamo perché siamo nervosi o preoccupati o perché abbiamo bisogno di gratificarci.
Se sei uno di quei pazienti che utilizza il cibo come valvola di sfogo emotiva allenare il tuo livello di consapevolezza mentre mangi ti sarà di grosso aiuto a distinguere se hai fame realmente e cosa ti gratifica di un piatto.
Concentrati sul piatto mentre stai mangiando e capisci cosa preferisci di quella portata:
la croccantezza, la piccantezza, la morbidezza, la sapidità, la speziatura?
Individuata la tua preferenza potrai riproporla spesso nei pasti della giornata per rendere quel pasto un’ esperienza molto gradevole e fortemente gratificante.
Essere gratificato del pasto ti porterà con minore probabilità a quello smangiucchiamento continuo che è un po’ ricerca di qualcosa di buono quando a volte quello che mangia non ti soddisfa.
Se sei un fan della croccantezza potrai tostare il pane per aggiungere dei crostini all’ insalata;
Se preferisci la piccantezza puoi munirti di zenzero, peperoncino e paprica piccante da unire alla pietanze o alle panature dei piatti;
se ami la morbidezza rendere le verdure una crema vellutata da unire al piatto è una buona idea!
Ti propongo una banale rivisitazione di seppie&piselli qualora preferissi le consistenze morbide ed i sapori speziati:
- lessa la seppia
- salta i piselli in padella con aglio, timo e menta
- una volta cotti frulla i piselli con un minipimer (eliminando l’ aglio se non ti piace)
- setaccia la vellutata di piselli con un colino a maglie strette
- componi il piatto: una dose di vellutata alla base su cui appoggiare la seppia tagliata a listarelle
- unisci un filo si olio evo a crudo, del pepe e della buccia di limone (o della bottarga se ti piacciono i sapori più forti!)
NB: sostituisci ai piselli delle zucchine se stai seguendo una dieta cheto o paleo
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